Mia nonna oltre che una splendida donna era anche una cuoca sopraffina.
Quando riuniva la famiglia e si metteva ai fornelli, all’interno della cucina si creava un microclima del tutto particolare. Vapore acqueo sotto forma di nube e odore di fritto misto ad arrosto di agnello che abbastanza velocemente si diffondeva in tutta la casa.
Questa cosa faceva letteralmente impazzire mia nonna che dopo pochi minuti spalancava tutte le finestre, anche in pieno gennaio…
Tutto questo perchè la cappa non funzionava granchè, e in più faceva un rumore tipo aereo in fase di decollo se la accendevi al massimo, tanto valeva tenerla spenta e far entrare dalle finestre quella gelida arietta di tramontana.
Ti suonano famigliari queste scenette? In effetti fino a qualche anno fa la cappa non era nemmeno considerata come un elettrodomestico indispensabile, figurati se in fase di acquisto si calcolava la sua funzionalità.
Probabilmente ti starai chiedendo se sia possibile fare in modo che quando cucini delle bistecche la puzza di carne non arrivi fino in camera da letto… E se ci sarai mai la possibilità di fare una frittura senza impuzzolire gli indumenti tuoi e dei tuoi ospiti.
•E’ possibile trovare una soluzione?
•E’ vero che la cappa non serve a niente oppure c’è la soluzione giusta per chi ama cucinare?
•E cosa puoi fare per evitare la puzza, la condensa e il rumore fastidioso (senza ricorrere all’apertura delle finestre in pieno inverno)?
La questione è più complessa del previsto e richiede uno studio dei volumi e delle predisposizioni adeguate per ottenere il massimo risultato.
Cercherò comunque di darti dei suggerimenti che possono servirti per evitare brutte sorprese in casa dopo che la cappa della tua nuova cucina è già stata installata.
Per prima cosa devi valutare il volume della stanza in cui verrà posizionata la cucina, che si calcola così:
Larghezza x Profondità x Altezza = Volume stanza
Per esempio una stanza larga 3 x 4 metri metri ed alta 2,80 metri avrà un volume di 33.6 metri cubi.
Mi segui vero?
Bene, perchè questo è un dato che ti servirà per capire che cappa comprare. Se leggi nelle caratteristiche tecniche (o chiedi al tuo arredatore) il volume di aspirazione dei vari modelli di cappe, troverai che ne esistono dai 300 m3/h fino ai 1000 m3/h e più.
Una cappa efficace ricambia l’aria della cucina 10 volte in un’ora.
Esempio: La cucina di prima, cha ha un volume di 33.6m cucbi ha bisogno di una cappa che aspiri almeno 336 metri cubi all’ora.
Infatti: 3 m x 4 m x 2.8 m 10 = 336 m3/h
E’ semplice vero?
In base a questi dati quindi puoi decidere e valutare quale modello comprare ed essere sicuro che la cappa non sia estremamente sovradimensionata rispetto alle tue esigenze.
O peggio che ci metta 3 ore per eliminare l’odore del cibo che hai appena cucinato.
L’altro suggerimento è sul sistema di aspirazione.
Quasi tutte le cappe in commercio possono funzionare in due modalità:
Aspirante e depurante.
In modalità depurante la cappa è dotata di filtri in acciaio o in lana di roccia per trattenere i grassi più i filtri al carbone per trattenere odori e vapore.
Questa tipologia di cappa che non è collegata all’esterno mediante un tubo ed un foro di uscita, anche se riuscirà probabilmente a catturare il vapore in eccesso, non ti risolverà il problema dei cattivi odori perchè riuscirà a captare e depurare solo il 30% dei cattivi odori.
ATTENZIONE: il grasso che si deposita sui filtri è incendiabile, effettuare sempre la loro manutenzione ed una accurata pulizia.
Io raccomando sempre di istallare la cappa in versione aspirante che è la soluzione più efficace, sicura e silenziosa: efficace perché espelle l’aria inquinata all’esterno attraverso un tubo di scarico; sicura perché richiama all’interno aria nuova.
E la sicurezza è importante, soprattutto in presenza di apparecchi a gas: lo dice anche la Legge 46/90; silenziosa perché la velocità di rotazione del gruppo motore è, in generale, molto più bassa e si formano meno vortici interni.
Ti svelo alcuni trucchetti per ulizzare al meglio la tua cappa e non sentire mai più la puzza di frittura.
Accendi la cappa un minuto prima di iniziare a cucinare per creare un flusso d’aria che convogli fumi e vapori verso la superficie di aspirazione.
Le basse velocità sono, in genere, sufficienti per le cotture che emanano odori e vapori deboli, come la cottura della pasta e delle salse.
Le alte velocità sono necessarie per le cotture che emanano forti odori e vapori, come la frittura, la grigliata o la cucina di più piatti
contemporaneamente.
Lascia, se serve, la cappa accesa anche dopo la cottura fino a che siano stati aspirati tutti i vapori e gli odori.
Ecco perchè studiare la cucina PRIMA di fare gli impianti e adattarli perfettamente alle tue esigenze ti fa sempre risparmiare soldi (per non dovere modificarli successivamente) e ti fa ottenere un risultato ottimizzato di cui difficilmente potrai pentirti!
Fantastico post grazie mi hai risolto un grosso problema