L’approvazione della Legge di Stabilità 2016 avvenuta lo scorso dicembre 2015 ha prorogato il Bonus Mobili per tutto il 2016.
L’ulteriore buona notizia è che abbiamo assistito ad un’estensione importante di questa agevolazione che ci riguarda da vicino: infatti potranno usufruire del bonus mobili le giovani coppie che acquistano casa, anche senza ristrutturarla.

Qual è la principale novità del Bonus Mobili 2016?
Fino al 31 dicembre 2015 il bonus mobili dava diritto ad un rimborso del 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di mobili, ma questo poteva avvenire solo ed esclusivamente se si aveva una pratica di ristrutturazione aperta.

Dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016 le cose vanno diversamente:

 

 

Bonus Mobili per le Giovani Coppie

È riservato alle giovani coppie e dà diritto ad un rimborso del 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di mobili, ma non di elettrodomestici.

Spesa massima: € 16.000 (di cui verrebbero restituiti € 8.000 in 10 anni con rimborsi annuali).
Non ci sono limiti minimi di spesa, per qualsiasi cifra minore o uguale a € 16.000 lo sgravio sarà sempre del 50%.

Requisiti minimi:
•uno dei due membri della coppia deve avere meno di 35 anni
•la coppia deve dimostrare di essere un nucleo famigliare: questo può essere costituito da coniugi o da conviventi more uxorio da almeno 3 anni (per dimostrare la convivenza more uxorio basta richiedere al comune di residenza il certificato di stato di famiglia che attesti la convivenza nella medesima abitazione da almeno 3 anni. Vale anche l’autocertificazione, ai sensi dell’articolo 46 del D.P.R. n.445 del 2000*)
•la coppia deve essere acquirente di un’unità immobilare da adibire ad abitazione principale

Mobili inclusi: per usufruire del bonus i mobili devono essere nuovi e dovranno essere acquistati durante il 2016 (fa fede la data di pagamento e la data della fattura emessa dal venditore). A titolo esemplificativo rientrano nel novero degli arredi detraibili: letti, comodini e comò, armadi, cassettiere, librerie, divani, poltrone, tavolini, scrivanie, tavoli, sedie, pareto attrezzate, credenze, ma anche materassi e lampade.

Sono invece esclusi:
elettrodomestici; porte, serramenti e pavimentazioni; tende e tendaggi; tappeti e altri complementi di arredo decorativi.

 

Bonus Mobili con Ristrutturazione

Può usufruirne chiunque abbia una pratica di ristrutturazione aperta** e dà diritto ad un rimborso del 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di mobili e di elettrodomestici.

Spesa massima: € 10.000 (di cui verrebbero restituiti € 5.000 in 10 anni con rimborsi annuali).
Non ci sono limiti minimi di spesa, per qualsiasi cifra minore o uguale a € 10.000 lo sgravio sarà sempre del 50%.

Requisiti minimi:
•avere una pratica di ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo aperta (con retroattività fino al 26 Giugno 2012)
•la data di inizio lavori deve essere anteriore alla data di acquisto degli arredi

Mobili inclusi: per usufruire del bonus i mobili devono essere nuovi e possono essere stati acquistati già a partire dal 6 giugno 2013.
A titolo esemplificativo sono inclusi nel novero degli arredi detraibili:
letti, comodini e comò, armadi, cassettiere, librerie, divani, poltrone, tavolini, scrivanie, tavoli, sedie, pareto attrezzate, credenze, ma anche materassi e lampade.

Tra gli elettrodomestici inclusi godono del bonus solo i grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), per esempio: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Sono invece esclusi:
porte, serramenti e pavimentazioni (anche perché questi potrebbero rientrare nel Bonus Ristrutturazione o nell’Ecobonus); tende e tendaggi; tappeti e altri complementi di arredo decorativi.

Come pagare e quali documenti conservare
Per usufruire del bonus mobili ricordatevi di pagare con bonifico parlante oppure con carta di credito / debito e di procedere come segue:

1. il pagamento con bonifici bancari o postali deve essere innanzitutto “parlante” e deve essere effettuato dalla stessa persona che chiede la detrazione.
Bisogna poi indicare:
•la causale del versamento (è quella attualmente utilizzata da banche e Poste Italiane per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione)
•il codice fiscale del beneficiario della detrazione
•il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.
Stesse modalità devono essere osservate per il pagamento delle spese di trasporto e di montaggio dei mobili.

2. pagamento mediante carte di credito o carte di debito.
In questo caso, la data di pagamento è individuata nel giorno di utilizzo della carta da parte del titolare (indicata nella ricevuta di transazione) e non nel giorno di addebito sul conto corrente del titolare stesso.

Non è consentito effettuare il pagamento mediante assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

Dovete conservare, inoltre:
•la documentazione attestante il pagamento (ricevuta del bonifico; ricevuta di avvenuta transazione per i pagamenti con carta di credito o di debito la documentazione di addebito sul conto corrente)
•le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti

Come regola generale, chi chiede la detrazione deve essere la stessa persona che effettua tutti i bonifici e/o i pagamenti con carta di credito. La detrazione, infatti, spetta unicamente al soggetto che sostiene la spesa materialmente.

ATTENZIONE
Ad oggi non è chiaro quando la casa deve essere acquistata – o stata acquistata – dalla coppia che vuole usufruire del bonus mobili. Non possiamo quindi, per il momento, definire se per godere della detrazione l’abitazione principale dovrà per forza essere acquistata nel corso del 2016 o se, al contrario, può valere un acquisto effettuato in precedenza e, in tal caso, con che periodo di retroattività.

* Presentando un’autocertificazione, il dichiarante si assume tutte le responsabilità civili e penali di quanto dichiarato, come da art. 76 del D.P.R. 445 del 2000.
Le Amministrazioni sono tenute ad effettuare controlli sulla veridicità di quanto autocertificato e, in caso di dichiarazioni false, ad applicare sanzioni penali. Naturalmente il cittadino dichiarante il falso perderà anche tutti i benefici previsti dal bonus ottenuto dichiarando il falso.

** Rientrano nel bonus anche gli arredi destinati ad un ambiente dell’immobile in ristrutturazione diverso da quello in cui l’intervento edilizio è in essere. Ad esempio: se state ristrutturando la cucina e comprate un mobile bagno, la spesa per quest’ultimo rientra nel bonus nonostante il mobile non sia destinato all’ambiente in cui è effettivamente in atto l’opera edilizia.

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